Teatro

La magia dello Schiaccianoci allo Strehler, con gli allievi della Scala

La magia dello Schiaccianoci allo Strehler, con gli allievi della Scala

Milano è in piena atmosfera natalizia e come ogni Natale che si rispetti, per chi ama la danza avere la possibilità di andare a teatro a vedere uno dei racconti più belli della storia del balletto come “Lo schiaccianoci”, è veramente una occasione da non perdere che ci immerge in una atmosfera magica e d’altri tempi.


Da non perdere dunque dal 14 al 23 dicembre al Teatro Strehler di Milano lo spettacolo messo in scena dagli allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala diretta da Frederic Olivieri, che rendono dunque omaggio al Natale e al più grande coreografo dell'ottocento, Marius Petipa, mettendo in scena proprio “Lo schiaccianoci”.


Il balletto di Natale per eccellenza è l’ultima opera del coreografo alla corte degli zar di Russia, portata a termine da Lev Ivanov, ed è realizzata sulle meravigliose musiche di Pëtr Il’ic Cajkovskij. Con questo appuntamento natalizio, si inaugura una triplice collaborazione tra Piccolo Teatro e Accademia Teatro alla Scala: Infatti oltre che in Schiaccianoci, la Scuola di Ballo si esibirà al Teatro Strehler nel tradizionale spettacolo istituzionale di fine anno e in Nineteen Mantras.


Perché vederlo? Perché è uno dei "classici più classici" del balletto, perché è una deliziosa storia natalizia che piacerà moltissimo anche ai bambini, per la freschezza dei giovani danzatori, tutti allievi appena entrati  o già da qualche anni nella scuola e che chissà, forse un giorno, diventeranno dei ballerini professionisti. Le carte in regola per un futuro all’insegna dell’arte tersicorea ce l’hanno, anche se la dura legge del mondo dello spettacolo e del balletto in particolare, prevede una selezione durissima tra gli allievi che entrano a fare parte della scuola scaligera e che ogni hanno possono anche venire fermati per accedere da un anno di studio all’altro.


Quest’anno gli allievi della Scuola di Ballo, dai più piccoli che frequentano i primi anni di corso, ai più grandi ormai giunti al settimo e ottavo anno di studio, sono infatti molto impegnati. Dopo aver partecipato all’allestimento del balletto Raymonda, li vedremo tra poco nello Schiaccianoci, mentre il 31 dicembre calcheranno il palcoscenico della Scala in occasione di un gran galà organizzato per l’occasione sempre dall’instancabile direttore della scuola Frederic Olivieri, che quest’anno ha impegnato gli allievi in una serie di spettacoli d’eccezione.

Su indicazione del Consiglio dei Teatri Imperiali, Marius Petipa scrisse nel 1891 la trama di un nuovo balletto intitolato Lo schiaccianoci, successivamente messo in musica da P. I. Cajkovskij. Il soggetto si basava sulla famosissima favola Lo schiaccianoci e del Re dei Topi di Hoffmann, adattata per i bambini e trasformata in un balletto-favola.
Il balletto è stato messo in scena nel 1892 da Lev Ivanov, secondo maître de ballet del Teatro Mariinskij. La danza dei fiocchi di neve ottenne particolare successo. Laversione di Vajnonen (1934), riprendendo le indicazioni e le tradizioni di Petipa, ottenne un grande successo grazie alla calda atmosfera, alle emozionanti scene dei bambini, alla meravigliosa danza dei fiocchi di neve e allo splendido divertissement dell’ultimo atto.

La trama
Atto I
L’azione si svolge in una città tedesca agli inizi del XIX secolo. Sta calando la notte. È la vigilia di Natale e le strade sono affollate di gente festosa. Drosselmeyer, un eccentrico inventore di giocattoli molto amato dai bambini, viene invitato a casa del signor Stahlbaum. Il salone di casa Stahlbaum è decorato magnificamente e al centro vi è un grandioso albero di Natale. Arrivano gli ospiti. Drosselmeyer entra nella stanza portando doni per i bambini. Clara la figlia del signor Stahlbaum, riceve un pupazzo a forma di schiaccianoci. La festa sta per iniziare: adulti e bambini accorrono. I bambini giocano a mosca cieca e Drosselmeyer prende parte al gioco. È proprio lui ad essere bendato e Clara è la prima a venire acciuffata. Dopo il gioco iniziano le danze. Drosselmeyer si traveste da mago e inscena uno spettacolo di marionette e burattini: il Re dei topi vuole rapire la Principessa ma il coraggioso Schiaccianoci lo uccide e salva la fanciulla. Drosselmeyer ha idee inesauribili e organizza altri giochi per i bambini, ma lo schiaccianoci rimane il giocattolo preferito di Clara. Franz, il fratellino di Clara le strappa di mano lo Schiaccianoci staccandogli la testa dal corpo. Drosselmeyer lo ripara subito mentre Claralo conforta. È tardi e gli ospiti se ne vanno. La festa è finita. Le candele sull’albero si spengono. Clara augura la buona notte allo Schiaccianoci e la governante l’accompagna a dormire.
Atto II
Claea è a letto e si addormenta subito. Sogna dei grandi topi che invadono la sala da pranzo capeggiati dal loro Re. Lo Schiaccianoci guida i soldatini di latta all’attacco. Clara lo segue e reprimendo la paura getta la sua pantofola contro il Re dei Topi in un momento decisivo per la battaglia, salvando così lo Schiaccianoci. Il Re dei Topi è sconfitto e scompare con le sue truppe. Drosselmeyer trasforma Masha in una bella Principessa e lo Schiaccianoci in un bel Principe, in viaggio per una terra incantata nel bel mezzo di una tormenta di neve.
Atto III
Clara e lo Schiaccianoci navigano su un fiume magico. Lo Schiaccianoci sconfigge uno stormo di pipistrelli e i due giovani continuano il loro viaggio. Iniziano i festeggiamenti. Clara e lo Schiaccianoci sono felici, danzano e prendono parte alla festa.
Epilogo
Clara dorme ancora. Sta per farsi giorno e il suo sogno magico svanisce mentre si risveglia.


Teatro Strehler dal 14 al 23 dicembre 2011
Lo schiaccianoci coreografia Frédéric Olivieri da Lev Ivanovič Ivanov
assistente alla coreografia Leonid Nikonov, Maurizio Vanadia, Paola Vismara
musica Pëtr Il’ic Cajkovskijscene e costumi Roberta Guidi di Bagno
con gli allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala
diretti da Frédéric Olivieri
Allestimento del Teatro alla Scala di Milano